Cacopedia

La Cacopedia è una "disciplina" inventata scherzosamente (ma «proseguendo una tradizione comica probabilmente incominciata da Rabelais e arrivata fino a Queneau») da Umberto Eco. Essa è definita come «la pratica di quelle soluzioni che, se uno non si affretta a immaginarle per malvagità e malizia, saranno ben presto immaginate da qualcuno, e sul serio e senza malizia»; «il nome viene da kakós che vuol dire brutto e cattivo: è un esempio di cattiva educazione».

Eco ne narra la genesi ne Il secondo diario minimo (Bompiani, 1992) e la descrive come la «summa negativa del sapere, ovvero, come una summa del sapere negativo». Una prima serie di "voci" è apparsa su Alfabeta (suppl.), 38-39, 1982 e su Il cavallo di Troia, 3, 1982.

La Cacopedia in quanto "eccezione" si inscrive come pratica e possibilità immaginaria, all'interno della Scienza di tutte le Scienze, la patafisica.

Criteri "cacopedici"

Eco prosegue precisando: "I criteri per la formulazione di una voce della Cacopedia erano:

  1. partire da un titolo che rappresenti un rovesciamento possibilmente simmetrico di una voce di un'enciclopedia normale (ad esempio, l'Anopticon);
  2. da una premessa esatta dedurre paralogisticamente conclusioni sbagliate oppure da una premessa sbagliata dedurre sillogisticamente conclusioni inoppugnabili;
  3. le voci alla fine dovevano far sistema, o meglio antisistema, tra loro;
  4. la voce deve servire, ricattatoriamente e terroristicamente, a prevenire almeno per i successivi dieci anni sviluppi scientifici che si vogliano seri, ovvero impedire che qualcuno svolga effettivamente un tema cacopedico proponendolo come attendibile".

La Cacopedia non ha mai oltrepassato lo stato embrionale in quanto, per logica conseguenza della sua stessa definizione, i cacopedisti, anziché scrivere le varie voci, dovevano distruggere quelle già fatte.

Esempi

Nel prosieguo della Nota, Eco cita alcuni esempi di "studi" di Cacopedisti:

Altri contributi dovevano essere:

  • Teoria dei Peace Games, molto più difficili dei War Games dato che per raggiungere la vittoria si doveva pareggiare.
  • Zerologia, completo calcolo logico basato sul solo zero. Però con regole per addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione e così via.
  • Conseguenze giuridiche dell'"Habeas animam"
  • Deficienza Artificiale
  • Codice di Procedura Incivile
  • Gestione delle Risorse Inumane

Il "Progetto per una Facoltà di Irrilevanza Comparata"

Di eccezionale valore cacopedico il "Progetto per una Facoltà di Irrilevanza Comparata", divisa nei quattro Dipartimenti di:

  1. Ossimorica
  2. Adynata (o impossibilia)
  3. Bizantinica
  4. Tetrapiloctomia

Di seguito alcune materie (per un elenco completo si rimanda al testo citato).

Ossimorica

Adynata (o impossibilia)

  • Fortuna della lingua etrusca nel Medioevo
  • Storia degli Stati Uniti nell'epoca ellenistica
  • Letteratura sumera contemporanea
  • Ippica azteca
  • Urbanistica Tzigana
  • Filatelia assiro-babilonese
  • Terapia dell'aerofagia da impiccagione
  • Morfematica del Morse
  • Storia dell'Agricoltura Antartica
  • Storia della Pittura nell'Isola di Pasqua
  • Istituzioni di Docimologia Montessoriana
  • Tecnologia della Ruota negli Imperi Precolombiani
  • Fonetica del film muto
  • Iconologia Braille
  • Psicologia delle folle nel Sahara

Bizantinica

Tetrapiloctomia

  • Poziosezione – (arte di tagliare il brodo)
  • Idrogrammatologia – (tecnica della scrittura su superfici idriche)
  • Piropigia – (tecnica di appiccar fuoco alle chiappe altrui)
  • Pilocatabasi – (arte di scamparsela per un pelo)
  • Perlocutoria della scatotecnica – (analisi delle formule di insulti)
  • Sodomocinesica – (ritmica della penetrazione a posteriori)
  • Sceleropatomittenza – (arte dell'inviare qualcuno a morire ammazzato)
  • Avuncologratulazione Meccanica – (materia che insegna a costruire macchine per salutare la zia)
  • Plebeolamentazione Meteoropatica - (materia che studia le lamentele delle persone insoddisfatte del tempo meteorologico)

Per concludere, sembra necessaria la precisazione che Tetrapiloctomia altro non è che "l'arte di tagliare il capello in quattro".

Può essere interessante notare che Umberto Eco ha utilizzato il "Dipartimento di Tetrapiloctomia" all'interno del suo romanzo Il pendolo di Foucault (Bompiani, 1988).

Bibliografia

  • Giulio Nascimbeni, Eco: ma con i classici si può giocare, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 11 gennaio 1992. URL consultato il 3 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2014).
  • Giuseppe Raudino, Umberto Eco e il Comico: gli Scritti Teorici e i Giochi Linguistici, Siena 2003

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • All'Università di Torino vive la Facoltà di Tetrapiloctomia, su serviziweb.unito.it. URL consultato il 19 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2013).
  • http://www.bibliotecheoggi.it/2001/20010607401.pdf
  • http://www.stpauls.it/letture00/0297let/0297le117.htm Archiviato il 15 febbraio 2005 in Internet Archive.
  • http://www.paolo.dellabella.name/recensioni%20fq.html