Consiglio internazionale dei cereali

Consiglio internazionale dei cereali
(EN) International Grains Council
(FR) Conseil International des Céréales
(ES) Consejo Internacional de Cereales
(RU) Международный Cовет по Зерну
AbbreviazioneIGC
TipoOrganizzazione intergovernativa
Fondazione1º luglio 1995
Scopocooperazione internazionale per il commercio dei cereali
Sede centraleBandiera del Regno Unito Londra
IndirizzoOne Canada Square, Canary Wharf
Area di azioneBandiera del Mondo Mondo
Direttore esecutivoArnaud Petit
Lingue ufficialiinglese, francese, spagnolo, russo
Membri30 (2021)
Bilancio£ 1,7 milioni (2020)
Sito web, Sito web, Sito web e Sito web
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Il Consiglio internazionale dei cereali (International Grains Council), sigla IGC, è un'organizzazione intergovernativa che promuove la cooperazione nel mercato internazionale dei cereali.

Storia

La Conferenza internazionale del grano, convocata a Roma nel marzo-aprile 1931[1], fu il primo tentativo per contrastare il crollo dei consumi e la contemporanea sovraproduzione di grano[2], ma si dovette aspettare la Conferenza di Londra, 21-25 agosto 1933, per la sottoscrizione dell'Accordo internazionale del grano che stabiliva le quote di esportazione[3].

Dopo anni di trattative[4][5] il 23 marzo 1949 con la Conferenza internazionale del grano, a Washington, 5 paesi esportatori e 36 importatori sottoscrissero un nuovo Accordo che aveva lo scopo di stabilizzare i prezzi attraverso quote di esportazione e il controllo della produzione[6]. Con l'art. 13 dell'Accordo veniva costituito il Consiglio internazionale del grano, con il compito di amministrare l'Accordo stesso. L'Accordo è stato rinnovato nel 1953, 1956, 1959 e 1962[7].

La Conferenza internazionale del grano, tenutasi presso la sede della FAO di Roma nel luglio-agosto 1967, approvò l'Accordo internazionale sui cereali (IGA), che si componeva di due convenzioni separate e interdipendenti: la Convenzione per il commercio del grano, che fissa i prezzi minimi e massimi, e la Convenzione per l'aiuto alimentare a favore dei paesi in via di sviluppo[8][7]. L'Accordo del 1971[9], prorogato più volte, veniva sostituito dall'Accordo del 1986 che era esteso anche ai cereali minori (orzo, mais, sorgo, avena, segale, miglio, triticale) [10].

L'Accordo del 1986, la cui scadenza era stabilita per il 30 giugno 1995, per decisione della Conferenza dei governi, riunita a Londra il 7 dicembre 1994[11], veniva sostituito dall'Accordo internazionale sui cereali, formato dalla Convenzione sul commercio dei cereali e dalla Convenzione sull'aiuto alimentare[12]. L'art. 9 della Convenzione sul commercio dei cereali costituisce il Consiglio internazionale dei cereali, in sostituzione del precedente Consiglio internazionale del grano, per l'applicazione della Convenzione stessa.

La 27ª sessione del Consiglio (Londra, 9 giugno 2008) ha deciso di includere nella Convenzione il riso e i suoi prodotti[11]; la 35ª sessione del Consiglio (Londra, 8 giugno 2012) ha deciso di includere nella Convenzione i semi oleosi (copra, semi di cotone, palmisto, arachidi, colza, soia, semi di girasole) e i loro prodotti[11]; la 53ª sessione del Consiglio (Londra, 7 giugno 2021) ha deciso di includere nella Convenzione i legumi secchi (lenticchie, piselli secchi, ceci, fagioli secchi, altre leguminose) e i loro prodotti[13].

La durata della Convenzione è stata estesa al 30 giugno 2023[14].

Finalità

Il Consiglio internazionale dei cereali si prefigge in particolare di[14]:

  • favorire la cooperazione internazionale in tutti gli aspetti del commercio dei cereali, dei semi oleosi (dal 2012), dei legumi secchi (dal 2021);
  • favorire lo sviluppo, l'apertura e l'equità del commercio internazionale nel settore dei cereali e affini;
  • contribuire alla stabilità del mercato internazionale dei cereali, rafforzare la sicurezza alimentare mondiale e contribuire allo sviluppo dei paesi la cui economia dipende dalla vendita commerciale dei cereali e affini.

Tali obiettivi sono perseguiti migliorando la trasparenza del mercato mediante lo scambio di informazioni, l'analisi e la consultazione sugli sviluppi del mercato e delle politiche.

Membri

I paesi membri del Consiglio internazionale dei cereali sono 30 (11 esportatori e 19 importatori)[15].

Paesi esportatori

Paesi importatori

Organizzazione

One Canada Square, sede dell'IGC

Consiglio internazionale dei cereali

È composto dai rappresentanti dei paesi membri, pubblica il bilancio e le statistiche annuali, partecipa alla Conferenza annuale, nomina il Direttore esecutivo. Tiene due sessioni annuali, a Londra o, su invito, nei paesi membri[15].

Comitato esecutivo

Il Comitato esecutivo, formato sino a un massimo di 14 componenti (6 di paesi esportatori e 8 di paesi importatori), opera sotto la direzione del Consiglio[16].

Comitato amministrativo

Scorporato dal Comitato esecutivo con effetto dal 1º luglio 2012, si occupa di amministrazione e finanza[15].

Comitato per la situazione del mercato

Tiene sotto controllo la situazione e la prospettiva del mercato globale dei cereali[17].

Segretariato

Il Segretariato è l'organo esecutivo ed è diretto dal Direttore esecutivo[18].

Note

  1. ^ L'"atto finale" della Conferenza del grano, su La Stampa, 4 aprile 1931, p. 2.
  2. ^ (EN) Wendy Way, 5. The Wheat Crisis of the 1930s (PDF), in A New Idea Each Morning. How food and agriculture came together in one international organisation, Canberra, The Australian National University, 2013, pp. 129-151.
  3. ^ (EN) René Urueña, International Grains Council (XML), in Christian Tietje e Alan Brouder (a cura di), Handbook of Transnational Economic Governance Regimes, Leida, Martinus Nijhoff Publishers, 2009, pp. 695-703.
  4. ^ (EN) H. Tyszynski, Economics of the Wheat Agreement, in Economica, vol. 16, n. 61, London School of Economics, febbraio 1949, pp. 27-39.
  5. ^ Vincenzo Tornetta, L'accordo internazionale del grano, in Rivista di Studi Politici Internazionali, vol. 15, n. 1, gennaio-marzo 1948, pp. 33-52.
  6. ^ (EN) Frank H. Golay, The International Wheat Agreement of 1949, in The Quarterly Journal of Economics, vol. 64, n. 3, Oxford University Press, agosto 1950, pp. 442-463.
  7. ^ a b (EN) International Grains Arrangement 1967 (PDF), in Treaty Series, vol. 727, n. 10455, Nazioni Unite, 1970, pp. 3-227.
  8. ^ Un nuovo accordo internazionale per prezzi e commercio del grano, su La Stampa, 20 agosto 1967, p. 12.
  9. ^ (EN) International Grains Arrangement, 1971 (PDF), in Treaty Series, vol. 800, n. 11400, Nazioni Unite, 1971, pp. 45-197.
  10. ^ (EN) International Grains Arrangement, 1996 (PDF), in Treaty Series, vol. 1429, n. 24237, Nazioni Unite, 1971, pp. 71-206.
  11. ^ a b c (EN) 41. a) Grains Trade Convention, 1995 - London, 7 December 1994 (PDF), su treaties.un.org.
  12. ^ Accordo internazionale sui cereali del 1995, in Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, n. 21, 27 gennaio 1996.
  13. ^ (EN) Meeting of the International Grains Council, su igc.int, 8 giugno 2021.
  14. ^ a b Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Consiglio internazionale dei cereali con riguardo alla modifica della definizione di "cereale" o "cereali" a norma della convenzione sul commercio dei cereali del 1995, Bruxelles, Commissione europea, 5 agosto 2021.
  15. ^ a b c (EN) About us, su igc.int.
  16. ^ Art. 15 della Convenzione.
  17. ^ Art. 16 della Convenzione.
  18. ^ Art. 17 della Convenzione.

Bibliografia

  • (EN) Grains Trade Convention, 1995. Rules of Procedure (PDF), Londra, International Grains Council, novembre 2021.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Sito ufficiale, su igc.int. Modifica su Wikidata
  • (FR) Sito ufficiale, su igc.int. Modifica su Wikidata
  • (ES) Sito ufficiale, su igc.int. Modifica su Wikidata
  • (RU) Sito ufficiale, su igc.int. Modifica su Wikidata
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