Diocesi di Tagora

Tagora
Sede vescovile titolare
Dioecesis Thagorensis
Chiesa latina
Vescovo titolareKoenraad Vanhoutte
IstituitaXIX secolo
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Tagora
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
Manuale

La diocesi di Tagora (in latino Dioecesis Thagorensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Tagora (Tagura), identificabile con Taoura nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Tagora era la patria di santa Crispina, ricordata nel Martirologio Romano alla data del 5 dicembre, che subì il martirio a Teveste, dove le fu dedicata una grande basilica. Alla stessa data il Vetus Martyrologium Romanum, menziona Giulio, Potamia, Crispino, Felice e Grato, che, assieme ad altri setti santi, subirono il martirio a Tagora durante la persecuzione ordita dall'imperatore Diocleziano. Queste indicazioni attestano che a Tagora esisteva una comunità cristiana almeno fin dalla seconda metà del III secolo.

Sono tre i vescovi documentati di questa diocesi africana. Santippo fu il destinatario di una lettera di sant'Agostino, scritta nel 402[1] circa la questione relativa alla primazia sulla Numidia. Santippo fu presente anche al concilio di Milevi del 27 agosto 402 come primate di Numidia ed intervenne in due occasioni. L'anno successivo non prese parte al concilio cartaginese del 25 agosto, ma inviò una delegazione rappresentativa della Numidia. Infine è ancora documentato durante il concilio cartaginese del 13 giugno 407.[2]

Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte due vescovi cattolici che si firmano episcopus Tagorensis, Restituto e Postumiano. Incerto è stabilire quale dei due vescovi appartenesse alla sede di Tagora di Numidia; Mandouze, con il beneficio del dubbio, assegna a questa sede Restituto, mentre Postumiano sarebbe vescovo di una sconosciuta diocesi di Tagora di Proconsolare[3], che Mesnage identifica invece con quella di Gor.[4]

Ultimo vescovo noto di Tagora è Timoteo, il cui nome figura al 20º posto nella lista dei vescovi della Numidia convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Timoteo, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[5]

Dal XIX secolo[6] Tagora è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 18 maggio 2018 il vescovo titolare è Koenraad Vanhoutte, vescovo ausiliare di Malines-Bruxelles.

Cronotassi

Vescovi

  • Santippo † (prima del 402 - dopo il 407)
  • Restituto o Postumiano † (menzionato nel 411)
  • Timoteo † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari

Note

  1. ^ Lettera 62. Vedi anche Lettera 59.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 1029-1031, Sanctippus.
  3. ^ Anche Morcelli ipotizza l'esistenza di questa diocesi.
  4. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 974, Restitutus 11.
  5. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1115, Timotheus 3.
  6. ^ La sede è già documentata negli Annuari pontifici di fine Ottocento.

Bibliografia

  • (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 468
  • (LA) Stefano Antonio Morcelli, Africa christiana, Volume I, Brescia, 1816, p. 300
  • (EN) Thagora in Catholic Encyclopedia
  • (FR) Joseph Mesnage, L'Afrique chrétienne, Paris, 1912, p. 376
  • (FR) Henri Jaubert, Anciens évêchés et ruines chrétiennes de la Numidie et de la Sitifienne, in Recueil des Notices et Mémoires de la Société archéologique de Constantine, vol. 46, 1913, pp. 82–83
  • (FR) Anatole Toulotte, Géographie de l'Afrique chrétienne. Numidie, Rennes-Paris, 1894, pp. 285-287
  • (FR) André Mandouze, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982

Collegamenti esterni

  • (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
  • (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org
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