Euphorbia bivonae

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Euforbia di Bivona
Euphorbia bivonae
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)COM
OrdineMalpighiales
FamigliaEuphorbiaceae
SottofamigliaEuphorbioideae
TribùEuphorbieae
SottotribùEuphorbiinae
GenereEuphorbia
SpecieE. bivonae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineEuphorbiales
FamigliaEuphorbiaceae
GenereEuphorbia
SpecieE. bivonae
Nomenclatura binomiale
Euphorbia bivonae
Steud., 1840

L'euforbia di Bivona (Euphorbia bivonae Steud., 1840) è una pianta appartenente alla famiglia delle Euforbiacee, diffusa nelle aree costiere del bacino del Mediterraneo[1].

Il nome della specie è un omaggio al botanico siciliano Antonino Bivona Bernardi (1770–1837).

Descrizione

Fiori
Frutti

È una pianta a portamento cespuglioso, alta 1-1,5 m, con rami rossastri, inferiormente nudi, densamente fogliosi in alto. I rami, se spezzati, secernono un lattice bianco irritante per la pelle.[2]
Nel periodo estivo si presenta sotto forma di arbusti privi di foglie e dall'aspetto scheletrico. Nel periodo invernale e primaverile forma dei veri e propri cuscini sferici con foglie lanceolate, con margine interno, di colore verde glauco.
L'infiorescenza è una ombrella a 4-5 raggi, con brattee simili alle foglie e bratteole ampiamente ovate, ottuse, mucronate, giallastre. Fiorisce da novembre a marzo.
Il frutto è una capsula tricarpellare lunga circa 4 mm, caratteristicamente ricoperta di tubercoli, che racchiude al suo interno semi ovoidali di circa 3 mm di lunghezza.

Distribuzione e habitat

La specie ha un areale prevalentemente nordafricano (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto) che si estende a nord sino alle isole di Malta, Favignana, Levanzo e Marettimo e alla parte costiera della Sicilia occidentale (provincie di Agrigento, Trapani e Palermo), nonché all'isoal di Creta[1].

Predilige gli ambienti rupestri calcarei fino 300 m s.l.m.; si riscontra talora nelle garighe e nella macchia mediterranea.

Tassonomia

Sono note le seguenti sottospecie[1]:

  • Euphorbia bivonae subsp. bivonae Steud., 1840
  • Euphorbia bivonae subsp. tunetana Murb., 1899

Note

  1. ^ a b c (EN) Euphorbia bivonae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  2. ^ Federico C., Guida illustrata della flora dello Zingaro, Palermo, L'Epos Società Editrice, 1999, p.100, ISBN 88-8302-186-X.

Bibliografia

  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 8850624492.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Euphorbia bivonae, in The Euro+Med Plantbase.
  • Euphorbia bivonae, in RNO Monte Cammarata.
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