Fedele D'Amico

Fedele D'Amico

Fedele D'Amico (Roma, 27 dicembre 1912 – Roma, 10 marzo 1990) è stato un musicologo, critico musicale e critico teatrale italiano.

Biografia

Chiamato familiarmente Lele, era figlio del critico teatrale Silvio. Dopo la laurea in Giurisprudenza studiò musica con Alfredo Casella e iniziò a collaborare come critico musicale a "Il Tevere" di Telesio Interlandi[1], legandosi successivamente al mondo antifascista e, in particolare, al gruppo dei cattocomunisti romani Adriano Ossicini e Franco Rodano. In questa veste fu direttore dal 1943 al 1944 del giornale "Voce operaia". Dopo la caduta del fascismo visse per un periodo in Svizzera dovendo curarsi per la tubercolosi. In seguito riprese l'attività intellettuale e di critico musicale, occupandosi in particolar modo di Gioachino Rossini, Giacomo Puccini, Gian Carlo Menotti, Goffredo Petrassi, Alfredo Casella, Pietro Mascagni, Hector Berlioz, Modest Petrovič Musorgskij, Richard Strauss, Arnold Schönberg, Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov, Leoš Janáček, Bedřich Smetana, Alban Berg (fornendo sue versioni in italiano di varie opere) e collaborando a varie riviste ("Cultura e realtà", "Vie nuove", "Il contemporaneo", "Nuova rivista musicale italiana", "Melos", "Scuola e cultura", "Paragone"), alla Enciclopedia dello Spettacolo e al Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti della UTET. Fu anche consulente musicale della RAI e curatore dei programmi di sala del Teatro dell'Opera di Roma. Dal 1967 al 1989 fu critico musicale de "L'Espresso"[2], e dal 1963 professore di Storia della musica all'Università La Sapienza di Roma.

Einaudi pubblicò sue versioni del teatro di Bertolt Brecht e dell'Egmont di Goethe.

Per Garzanti curò la storia di Giuseppe Verdi postuma di Gabriele Baldini; per Il Saggiatore, insieme a Luigi Dallapiccola, il volume di tutti gli scritti sulla musica di Ferruccio Busoni. Per Adelphi introdusse Il paese del melodramma, raccolta di Bruno Barilli.

Morì a Roma nel 1990.

Vita privata

Sposò nel 1938 Suso Cecchi, dalla quale ebbe tre figli, Masolino, Silvia e Caterina.

Opere principali

  • I casi della musica, Milano, Il Saggiatore, 1962
  • Un ragazzino all'Augusteo, Torino, Einaudi, 1991 ISBN 88-06-12385-8
  • Il teatro di Rossini, Bologna, Il Mulino, 1992 ISBN 88-15-03459-5
  • Scritti teatrali. 1932-1989, Milano, Rizzoli, 1992 ISBN 88-17-24213-6
  • Tutte le cronache musicali: "L'Espresso" 1967-1989, 3 voll., Roma, Bulzoni, 2000 ISBN 88-8319-390-3
  • L'albero del bene e del male. Naturalismo e decadentismo in Puccini (raccolta di scritti a cura di Jacopo Pellegrini), Maria Pacini Fazzi, Lucca 2000. ISBN 88-7246-403-X
  • Eppure, forse, domani: carteggio 1938-1990 con Rudolf Arnheim, a cura di Isabella d'Amico, introduzione di Franco Serpa, Milano, Archinto, 2000 ISBN 88-7768-267-1
  • Nemici come prima. Carteggio con Luciano Berio 1957–1989, Milano, Archinto, 2002 ISBN 88-7768-357-0
  • Forma divina. Saggi sull'opera lirica e sul balletto (a cura di Nicola Badolato e Lorenzo Bianconi), voll. I-II, Firenze, Leo S. Olschki editore, 2012 ISBN 978-88-222-6213-4

Note

  1. ^ articolo sulla famiglia D'Amico nel Corriere della sera
  2. ^ una recensione della raccolta di articoli sul Corriere della sera, su archiviostorico.corriere.it.

Bibliografia

  • Musica senza aggettivi: studi per Fedele d'Amico, a cura di Agostino Ziino, 2 voll., Firenze, Olschki, 1991
  • Alberto Asor Rosa, Dizionario della letteratura italiana del Novecento, Torino, Einaudi, 1992

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 94371560 · ISNI (EN) 0000 0001 0926 5804 · SBN CFIV069142 · BAV 495/279753 · LCCN (EN) n79043764 · GND (DE) 119123258 · BNF (FR) cb12206104w (data) · J9U (ENHE) 987007456728205171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79043764
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