Freestyle (genere musicale)

Freestyle
Origini stilistichehip hop, electro, musica latinoamericana, musica house, bubblegum pop
Origini culturalianni ottanta, East coast degli Stati Uniti
Strumenti tipicisintetizzatore, drum machine, voce
PopolaritàPopolare a cavallo fra gli anni ottanta e novanta nelle città della East coast.
Generi derivati
Funk carioca
Generi correlati
Miami bass
Categorie correlate
Gruppi musicali freestyle · Musicisti freestyle · Album freestyle · EP freestyle · Singoli freestyle · Album video freestyle

Per freestyle, anche noto come latin hip hop, latin rap e latin freestyle, si intende un genere di musica dance diffuso in diverse città della East Coast statunitense lungo la fine degli anni ottanta.[1][2] Godette di vasta notorietà fra gli immigrati, perlopiù latinoamericani e italiani, siti in grandi città come New York.[1]

Caratteristiche

Ispirato a Planet Rock (1982) di Afrika Bambaataa[1] e alla musica latinoamericana,[3][4] il freestyle discende dall'electro del periodo. Tuttavia, a differenza di quest'ultima, è più vicino all'electropop, presenta linee di sintetizzatore più marcate, ritmi più veloci e contaminazioni house.[1] Le liriche si concentrano su tematiche d'amore colme di romanticismo adolescenziale. Alcuni lo hanno definito "bubble-salsa di synth pesanti di Lisa Lisa e i suoi discendenti capelloni" e "ballate bubblegum accompagnate da una drum machine". Gli artisti freestyle sono perlopiù latinoamericani e includono George Lamond, Coro, Judy Torres, Noel Pagan, Joey Kidd, La India, Marc Anthony, Jocelyn Enriquez, Cover Girls, Exposé, TKA, Latin Rascals, Sa-Fire e Brenda K. Starr.[1][3][4]

Sottogeneri

Brazilian freestyle

Funk melody
Origini stilistichefreestyle, miami bass, dance-pop
Origini culturalianni 1990, Brasile
Strumenti tipicidrum machine, giradischi, campionatore, sintetizzatore
Generi derivati
Funk melody
Categorie correlate
Gruppi musicali freestyle · Musicisti freestyle · Album freestyle · EP freestyle · Singoli freestyle · Album video freestyle

Il programma radiofonico di DJ Marlboro "Big Mix", trasmesso dagli anni '80, ha reso popolare una versione fluida del funk underground a Rio. Queste versioni soft formavano un sottogenere romantico in Brasile, aggiungendo melodie e arrangiamenti alle melodie del funk battuto e grezzo[non chiaro].[5]

Note

  1. ^ a b c d e (EN) Autori vari, Positively No Filipinos Allowed: Building Communities and Discourse, Temple University, 2006, p. 175.
  2. ^ (EN) Ilan Stavans, Latin Music: Musicians, Genres, and Themes [2 volumes], ABC-Clio, 2014, p. 27.
  3. ^ a b (EN) Jon Pare, No Song to Sing: How I got screwed out of $400,000 in the music industry, Xlibris, 2009, p. 14.
  4. ^ a b (EN) Deborah Pacini Hernandez, Oye Como Va!: Hybridity and Identity in Latino Popular Music, Temple University, 2010, p. 148.
  5. ^ (EN) Chris McGowan, Ricardo Pessanha, The Brazilian Sound: Samba, Bossa Nova, and the Popular Music of Brazil, Temple University, 2009, p. 226.

Bibliografia

  • (EN) R. Rivera, New York Ricans from the Hip Hop Zone, Springer, 2003, capitolo dedicato al freestyle.

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Collegamenti esterni

  • (EN) 10 Classic Freestyle Jams for People Who Don't Know Shit About Freestyle, su laweekly.com. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  • (EN) All the Reasons to Love 80s Freestyle—According to the Diehards Who Were There, su vice.com. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  • (EN) Summertime, Summertime: A Latin Freestyle Playlist, su pitchfork.com. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  • (EN) Freestyle Music, su thebeatchicago.com. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2018).
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