Il castello delle donne maledette

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Il castello delle donne maledette
Titolo originaleThe Ghost in the Invisible Bikini
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1966
Durata82 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia, orrore, musicale
RegiaDon Weis
SoggettoLouis M. Heyward
SceneggiaturaLouis M. Heyward, Elwood Ullman
ProduttoreSamuel Z. Arkoff, James H. Nicholson
Casa di produzioneAmerican International Pictures
FotografiaStanley Cortez
MontaggioFred R. Feitshans Jr., Eve Newman
Effetti specialiRoger George
MusicheLes Baxter
ScenografiaDaniel Haller (art director)
Clarence Steensen (set decorator)
TruccoTed Coodley, Ray Forman
Interpreti e personaggi
  • Tommy Kirk: Chuck Phillips
  • Deborah Walley: Lili Morton
  • Aron Kincaid: Bobby
  • Quinn O'Hara: Sinistra
  • Jesse White: J. Sinister Hulk
  • Harvey Lembeck: Eric Von Zipper
  • Nancy Sinatra: Vicki
  • Claudia Martin: Lulu
  • Francis X. Bushman: Malcolm
  • Benny Rubin: Chicken Feather
  • Bobbie Shaw Chance: principessa Yolanda
  • George Barrows: Monstro
  • Basil Rathbone: Reginald Ripper
  • Patsy Kelly: Myrtle Forbush
  • Boris Karloff: il cadavere
  • Susan Hart: il fantasma
  • Piccola Pupa: Piccola
  • Luree Holmes: Luree
  • Ed Garner: Ed
  • Frank Alesia: Frank
  • Mary Hughes: Mary
  • Salli Sachse: Salli
  • Patti Chandler: Patti
  • Sue Hamilton: Sue
  • Alberta Nelson: Puss
  • Andy Romano: J.D.
  • The Bobby Fuller Four: loro stessi
  • Herb Andress: statua
  • Bobby Fuller: se stesso
  • Randy Fuller: se stesso
  • DeWayne Quirico: se stesso
  • Jim Reese: se stesso

Il castello delle donne maledette (The Ghost in the Invisible Bikini) è un film del 1966 diretto da Don Weis.

È una commedia horror statunitense a sfondo musicale con Tommy Kirk, Deborah Walley e Aron Kincaid.

Trama

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Produzione

Il film, diretto da Don Weis su una sceneggiatura di Louis M. Heyward e Elwood Ullman e un soggetto dello stesso Heyward, fu prodotto da Samuel Z. Arkoff e James H. Nicholson[1] per la American International Pictures[2] e girato a Pasadena, California,[3] con un budget stimato in 200.000 dollari.[4] Il titolo di lavorazione fu Beach Party in a Haunted House.[5]

Colonna sonora

  • Geronimo - parole e musica di Guy Hemric e Jerry Styner, eseguita da Nancy Sinatra
  • Swing A-Ma Thing - parole e musica di Guy Hemric e Jerry Styner, eseguita dai The Bobby Fuller Four
  • Don't Try to Fight It Baby - parole e musica di Guy Hemric e Jerry Styner, eseguita da Quinn O'Hara
  • Stand Up and Fight - parole e musica di Guy Hemric e Jerry Styner, eseguita da Piccola Pupa
  • Make the Music Pretty - parole e musica di Guy Hemric e Jerry Styner, eseguita dai The Bobby Fuller Four

Distribuzione

Il film fu distribuito con il titolo The Ghost in the Invisible Bikini negli Stati Uniti dal 6 aprile 1966[6] (première a Boston[5]) al cinema dalla American International Pictures.[2]

Altre distribuzioni:[6]

  • in Germania il 24 luglio 2002 (Erbschaft um Mitternacht, in TV)
  • in Brasile (Fantasma de Biquini)
  • in Italia (Il castello delle donne maledette)
  • in Brasile (O Fantasma de Biquíni)

Critica

Secondo Rudy Salvagnini (Dizionario dei film horror) il film è "un tardo incrocio tra beach movie e horror, anche se per la verità una spiaggia vera e propria non c'è. In compenso, ed è ciò che lo accomuna ai beach movie, abbondano i bikini e le canzonette soft rock". Anche il lato orrorifico risulterebbe accantonato a favore delle caratterizzazioni comiche e scanzonate.[7]

Secondo Leonard Maltin il "settimo e ultimo film della serie Beach Party non riesce a decollare malgrado una galleria di personaggi completamente rinnovata".[8]

Promozione

Le tagline sono:[9]

  • "When a pretty ghoul trades in her bed sheet for a bikini!".
  • "There's something blood-curdling for everyone!".

Note

  1. ^ (EN) IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 31 maggio 2013.
  2. ^ a b (EN) IMDb - Crediti per le compagnie, su imdb.com. URL consultato il 31 maggio 2013.
  3. ^ (EN) IMDb - Luoghi delle riprese, su imdb.com. URL consultato il 31 maggio 2013.
  4. ^ (EN) IMDb - Box office / incassi, su imdb.com. URL consultato il 31 maggio 2013.
  5. ^ a b (EN) American Film Institute, su afi.com. URL consultato il 31 maggio 2013.
  6. ^ a b (EN) IMDb - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 31 maggio 2013.
  7. ^ MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 31 maggio 2013.
  8. ^ Leonard Maltin, Guida ai film 2009[collegamento interrotto], Dalai editore, 2008, p. 846, ISBN 8860181631. URL consultato il 31 maggio 2013.
  9. ^ (EN) IMDb - Tagline, su imdb.com. URL consultato il 31 maggio 2013.

Collegamenti esterni

  • Il castello delle donne maledette, su MYmovies.it, Mo-Net Srl. Modifica su Wikidata
  • (EN) Il castello delle donne maledette, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Il castello delle donne maledette, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Il castello delle donne maledette, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. Modifica su Wikidata
  • (ENES) Il castello delle donne maledette, su FilmAffinity. Modifica su Wikidata
  • (EN) Il castello delle donne maledette, su Box Office Mojo, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Il castello delle donne maledette, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012). Modifica su Wikidata
  • (EN) Il castello delle donne maledette, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute. Modifica su Wikidata
  • (EN) Il castello delle donne maledette, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018). Modifica su Wikidata
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