Moto Morini 350 K2

Moto Morini 350 K2
Una 350 K2 seconda serie
CostruttoreBandiera dell'Italia Moto Morini
TipoStradale
Produzionedal 1983 al 1987
Sostituisce laMoto Morini 3 1/2
Sostituita daMoto Morini Dart
Modelli similiBenelli 354
Cagiva Alazzurra
Honda CB 400 N
Kawasaki GPz 305
Moto Guzzi V35
Suzuki GS 400
Yamaha RD 350
Manuale

La 350 K2 è una motocicletta costruita dalla Moto Morini dal 1983 al 1987.

Presentata al Salone di Milano 1983, la 350 K2 ha il compito di rimpiazzare nella gamma della Casa bolognese la 3 1/2, nata dieci anni prima.

La nuova Morini si presentò come un modello "intermedio" rispetto alle precedenti 3 1/2 Standard e Sport: a tal fine si adottò un albero a camme più "tranquillo" rispetto alla Sport. Inoltre, la leva del cambio (sempre a sei rapporti) passò dal lato destro a quello sinistro, uniformandosi al resto della produzione motociclistica mondiale. L'impianto frenante è a tre dischi (due davanti e uno dietro).

Esteticamente, la K2 si ispirò alla BMW R 65 LS del 1981, con un cupolino che avvolge il fanale e la strumentazione, un puntale paramotore e i fianchetti che si prolungano fino al codone. L'estetica (riproposta anche sulla più grande 500 Sei-V) ottenne pareri discordanti, tanto che sul mercato britannico l'importatore rimosse il cupolino, sostituito con un faro tondo, e il puntale, commercializzandola con il nome Classic[1]. Due i colori disponibili: argento con grafiche rosse e telaio nero oppure rosso con grafiche argento e telaio rosso.

Nel 1986 la K2 venne aggiornata con un nuovo cupolino più esteso e con indicatori di direzione e retrovisori incorporati, il quale rese la 350 bolognese più armonica. La seconda serie della K2 restò in commercio fino al 1987, anno in cui la Cagiva rilevò la Moto Morini e sostituì la K2 con la Dart, in cui il bicilindrico 350 progettato da Franco Lambertini venne inserito in un telaio derivato da quello della Freccia 125.

Caratteristiche tecniche

Caratteristiche tecniche - Moto Morini 350 K2 - 1984
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 2085 × 700 × 950 mm
Altezze Sella: 780 mm - Minima da terra: 190 mm
Interasse: 1385 mm Massa a vuoto: 160 kg Serbatoio: 15 litri
Meccanica
Tipo motore: quattro tempi, bicilindrico a V di 72° Raffreddamento: ad aria
Cilindrata 344,16 cm³ (Alesaggio 62 × Corsa 57 mm)
Distribuzione: ad aste e bilancieri, 2 valvole per cilindro Alimentazione: 2 carburatori Dell'Orto VHBZ 25 BS
Potenza: 35 CV a 8500 giri/min Coppia: 3,2 kgm a 6300 giri/min Rapporto di compressione: 11:1
Frizione: multidisco a secco Cambio: 6 marce in blocco, comando a pedale singolo sulla sinistra
Accensione elettronica Zanussi Elettromeccanica
Trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali, finale a catena
Avviamento a pedale ed elettrico
Ciclistica
Telaio doppia culla chiusa in tubi d'acciaio
Sospensioni Anteriore: forcella teleidraulica Marzocchi ø 35 mm / Posteriore: forcellone oscillante con due ammortizzatori teleidraulici Marzocchi regolabili nel precarico
Freni Anteriore: doppio disco Grimeca ø 260 mm / Posteriore: disco Grimeca ø 240 mm
Pneumatici anteriore: 100/90V-18"; posteriore: 3.50H-18"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 165 km/h
Consumo 23,25 km/l
Fonte dei dati: Motociclismo d'Epoca 5/2009

Fonti

Note

  1. ^ Mick Walker, Moto Morini, Redline Books, Low Fell, 2004, pag. 82
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