Vittorio Biagi

Abbozzo
Questa voce sugli argomenti danzatori italiani e coreografi è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.

Vittorio Biagi (Viareggio, 24 maggio 1941) è un coreografo e ballerino italiano.

È considerato "il rappresentante più valido e geniale della nuova espressione coreutica italiana"[1].

Studia danza classica a Genova nella scuola di Ugo Dell'Ara[2], con cui continua a studiare ed esibirsi fino al suo ingresso nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, dove esordisce come solista.

A 18 anni viene scritturato da Maurice Béjart nel Ballet du XXe siècle (Bruxelles) dove rimarrà dal 1959 al 1966. Nel 1967-68 è danseur étoile nel Balletto dell'Opéra di Parigi, dove balla "Schiaccianoci". Nel 1969 si trasferisce a Lione, dove crea il "Ballet de Lyon", che dirige per 7 anni.

Le sue più importanti coreografie di questi anni sono: "Pulsazione", "Settima sinfonia di Beethoven", "Romeo e Giulietta", "Alexander Niewsky".

Rientrato in Italia, nel 1977 fonda l'"Aterballetto", e nel 1978 la "Compagnia Danza Prospettiva".

Note

  1. ^ Lorenzo Tozzi, Tempo di danza (1978-2003): 25 anni di danza in Italia tra cronaca e storia, Roma, Gremese Editore, 2004 - ISBN 8884402875, p. 81.
  2. ^ Vittorio Biagi: un vanto italiano nel mondo, su teatrionline.com.

Collegamenti esterni

  • Biografia sulla pagina ufficiale, su vittoriobiagi.com. URL consultato il 14 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2008).
  • Materiale d'archivio del ballo "Etudes aux Objects" di Vittori Biagi, 1977 a Jacob's Pillow, su danceinteractive.jacobspillow.org (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2012).
  Portale Biografie
  Portale Danza