Vortice di Abrikosov

Vortici in una pellicola di YBCO spessa 200 nm, ripresa mediante un microscopio SQUID a scansione[1]

Nell'ambito della superconduttività, un vortice di Abrikosov, noto anche come flussone, è un vortice quantistico di corrente a resistenza nulla (supercorrente) in un superconduttore di tipo II teoricamente previsto da Alexei Abrikosov nel 1957 come derivazione della teoria della superconduttività di Ginzburg-Landau.[2]

Caratteristiche

La supercorrente circola attorno a un nucleo centrale in cui il materiale non si comporta come superconduttore. Tale nucleo ha una dimensione ξ {\displaystyle \sim \xi } , nota come lunghezza di coerenza superconduttiva, che è un parametro della teoria di Ginzburg-Landau. Le supercorrenti si smorzano ad una distanza λ {\displaystyle \lambda } dal nucleo, nota come profondità di penetrazione di London. Nei superconduttori di tipo II vale la relazione λ > ξ / 2 {\displaystyle \lambda >\xi /{\sqrt {2}}} .

Le supercorrenti inducono campi magnetici il cui flusso totale è quantizzato, essendo associato ad ogni vortice un singolo quanto di flusso Φ 0 {\displaystyle \Phi _{0}} . È per questo che i vortici sono noti anche come flussoni.

La distribuzione del campo magnetico di un singolo vortice in funzione della distanza dal suo nucleo è descritta dalla relazione

B ( r ) = Φ 0 2 π λ 2 K 0 ( r λ ) λ r exp ( r λ ) , {\displaystyle B(r)={\frac {\Phi _{0}}{2\pi \lambda ^{2}}}K_{0}\left({\frac {r}{\lambda }}\right)\approx {\sqrt {\frac {\lambda }{r}}}\exp \left(-{\frac {r}{\lambda }}\right),} [3]

dove K 0 ( z ) {\displaystyle K_{0}(z)} è una funzione di Bessel di ordine zero.

La formula approssimata per r 0 {\displaystyle r\to 0} diverge, lasciando intendere che il campo magnetico cresca all'infinito. In realtà, per r ξ {\displaystyle r\lesssim \xi } il campo è semplicemente dato da

B ( 0 ) Φ 0 2 π λ 2 ln κ , {\displaystyle B(0)\approx {\frac {\Phi _{0}}{2\pi \lambda ^{2}}}\ln \kappa ,}

dove κ = λ / ξ {\displaystyle \kappa =\lambda /\xi } κ {\displaystyle \kappa } è noto come parametro Ginzburg–Landau e vale κ > 1 / 2 {\displaystyle \kappa >1/{\sqrt {2}}} nei superconduttori di tipo II.

In tali superconduttori esiste un valore critico inferiore H c 1 {\displaystyle H_{c1}} del campo magnetico applicato al materiale al di sotto del quale i vortici non si formano e per cui il campo è completamente espulso dal materiale (effetto Meissner). Superando tale valore del campo e aumentandolo cominciano a formarsi i vortici, consentendo al campo di penetrare nel materiale, fino ad arrivare ad un valore critico superiore H c 2 {\displaystyle H_{c2}} per cui la densità dei vortici è tale che il campo ha penetrato completamente il materiale facendolo cessare di essere un superconduttore.

Note

  1. ^ Frederick S. Wells, Alexey V. Pan e X. Renshaw Wang, Analysis of low-field isotropic vortex glass containing vortex groups in YBa2Cu3O7−x thin films visualized by scanning SQUID microscopy, in Scientific Reports, vol. 5, 2015, p. 8677, Bibcode:2015NatSR...5E8677W, DOI:10.1038/srep08677, PMID 25728772, arXiv:1807.06746.
  2. ^ A. A. Abrikosov, The magnetic properties of superconducting alloys, in Journal of Physics and Chemistry of Solids, vol. 2, n. 3, 1957, pp. 199-208, Bibcode:1957JPCS....2..199A, DOI:10.1016/0022-3697(57)90083-5.
  3. ^ Pierre-Gilles de Gennes, Superconductivity of Metals and Alloys, Addison Wesley Publishing Company, Inc, 2018 [1965], p. 59, ISBN 978-0-7382-0101-6.
Controllo di autoritàGND (DE) 4326682-4
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